domenica 9 marzo 2008

Teoria sul perchè nessuno torna dall'aldilà

Immaginate di essere ad una festa, felici e contenti tra amici e parenti.
In questa festa vi scattano una foto, che vi ritrae felici in quel frangente, con tutti i vostri cari.
Immaginate che la foto sia la realtà che state vivendo, ma che rappresenta solo un'immagine di ciò che è la realtà effettiva...la festa.
Che bisogno ci sarebbe di desiderare di tornare in qualcosa in cui già siete? Chi sceglierebbe l'immagine della festa piuttosto che la festa?
Io credo che nessuno torni mai dall'aldilà perchè nel momento della Verità Ultima ti accorgi che non c'è nulla a cui tornare, perchè nel "tutto è compiuto", tutto esiste già, compreso tutto ciò che lasciamo in questa vita materiale, cose o persone, del passato, del presente e del futuro.
Con la morte si acquista la visione dell'insieme, si scopre la vera natura della vita.
La morte è il più grande momento di verità della vita, dove probabilmente ci si trova di fronte ad una scelta:tornare all'illusione della festa o restare nella festa reale...
Ma tutto esiste a livello di piena consapevolezza, di certezza, di "fusione" con il Tutto, di compartecipazione di energia divina, di pensieri, di emozioni, di amore puro, della più alta delle vibrazioni, di tutti.

Eppoi non è vero che nessuno torna, molti sono tornati, ma nessuno ci crede, molti ne hanno descritto l'esperienza, che spesso viene etichettata come allucinazione, sogno o delirio.
In molti casi invece si è gridato "al miracolo!" pur non credendo si trattasse di un miracolo come quello di Cristo morto e risorto, gente tornata in vita dopo esser stata dichiarata morta...ma alcuni ricordano l'esperienza e la loro vita (solo la loro) cambia radicalmente.

4 commenti:

Elena ha detto...

Quando metti questo tipo di post mi lasci sempre un pò spiazzata.....
Io non mi pongo molto il problema dell'aldilà.....
Se ci sarà buon per me e per chi troverò, per il momento m stò godendo la festa e non penso nemmeno a scattare le foto di rito,possono anche fare a meno di farle.
Per quanto mi riguarda ,voglio vivere appieno il mio momento senza avere quella sgradevole sensazione del "dopo che ci sarà?" che ti fà vivere male poi il presente .
Sia che tu ti ponga tra i credenti che credono che qualcosa accadrà e quindi si affannano a fare i bravi bambini combinando comunque un sacco di casini.
Sia che tu rinneghi con cattiveria e paura una possibile continuazione facendo della tua vita un susseguirsi di esperienze da fare assolutamente ,sbagliando e facendoti del male.
In entrambi i casi ti rovini il QUI il presente ...la festa,il diverimento ,la gioia di vivere e di fare,creare,decidere,costruire in piena libertà e serenità.

DONATELLA COCEANI ha detto...

sono pienamente d'accordo mia cara!
molti si rovinano l'oggi pensando al domani e preoccupandosi dell'esito finale della propria vita.
ho scritto questo post perchè in tanti si pongono la domanda "perchè nessuno torna dall'aldilà?"
La risposta che trovano, spesso fa perdere la fede, cioè la certezza che l'esito finale è sempre positivo.

.C annA ha detto...

Io ho paura della morte, di tutto ciò che è legato ad essa...
le parole morte, cimitero, funerale, sepoltura, bara, corona di fiori... brrr...
Ora che ho letto questo post, per esempio, già sò che farò degli incubi!
Brrr...

DONATELLA COCEANI ha detto...

eh già, cara Scarabocchio, la morte fa paura alla maggior parte delle persone, per questo si evita di pensarci riempiendo la vita con cose da fare o da avere..
è che abbiamo una brutta cultura della morte..
considerata come fine della vita, fine di tutto, distacco dalle cose care...
io ho paura della paura della morte,..del "panico da trapasso", ma sono sicura che è una cosa molto meno brutta di quello che immaginiamo, è come quando ti svegli da un brutto sogna...secondo me, quando ci si sveglia al di là si tira un gran sospiro di sollievo!
"tutto qui?! ti dirai.."ho avuto paura per tutta la vita per niente!"
ti accorgerai che davvero Tutto è lì... :-))