In attesa di sapere com'è andata la fiera a Ceolini di Fontanafredda (dove Elena espone i prodotti DEA), io vorrei proporre un nuovo punto di vista su una questione che ha fatto molto discutere gli Italiani (e non solo) negli ultimi anni...
tanto si è detto e scritto sul caso "Annamaria Franzoni"...povera donna qui..poveretta là..e il povero Samuele vittima innocente ..ecc..ecc...
Innanzitutto io non credo che il "povero" Samuele sia una vittima, piuttosto lo vedrei come un piccolo eroe che ha usato la sua vita per creare un caso "inspiegabile" e quindi discutibile, allo scopo di far progredire ancora di più la coscenza umana.
Credo che ogni anima che viene al mondo ha uno scopo preciso, ha un "compito" che sceglie di svolgere attraverso certe esperienze umane, in accordo con le altre anime.
Una parte della "Grande Anima", una parte del "Tutto", si è incarnata in quel bambino, con una madre amorevole, in una bella famigliola tranquilla e solidale, allo scopo di porre un grande quesito all'umanità:
"qual'è la verità dell'animo umano?"
E' possibile quell'evenienza? come è più giusto fare? cos'è la giustizia? cos'è una mamma nel profondo?
Con la sua vita Samuele ha posto la questione in primo piano.
(quel bimbo, quell'anima, non è una vittima, è un'artefice!)
E ora quasi tutti si sono posti molte domande in proposito, il chè è un bene!
La madre...per quel che mi riguarda è innocente, cioè nella sua coscienza è innocente.
Che abbia commesso o no il fatto non è certo, e a questo punto è quasi irrilevante: se ha compiuto quell'azione in un'alterato stato della personalità, forse è stato solo allo scopo(divino) di creare questo caso singolare, ma nella sua coscienza non c'è traccia di un "abominio" simile, perchè se ci fosse lei ne verrebbe annientata, come ogni madre che ama il suo bambino.
(Se nella sua coscienza facesse breccia un sospetto simile su se stessa, sarebbe la fine di ogni questione e anche del suo equilibrio psichico)
Tenere in carcere una madre certa della propria innocenza (e consapevole, perchè lo ha dimostrato in tutti questi lunghi anni di essere in grado di intendere e di volere), non ha nessuno scopo educativo ne' per la Franzoni, ne' per la società.
Si cerca solo di soddisfare il pensiero comune che dice"chi sbaglia, paga!"
Ma chi lo dice che è uno sbaglio?!
E' un'evento.
...Terribile...misterioso....ma l'opinione pubblica ora è tranquilla, ora che l'omicida reale o presunta è in carcere...
mentre quella madre si becca il danno e la beffa e forse per tutta la vita continuerà a chiedersi"ma chi ha ucciso il mio bambino?".."Perchè tutto questo?"
Però tocca a lei questa patata bollente perchè è una donna forte, e questo forse è il compito principale che la sua anima ha in questa vita.
vittime o carnefici? Siamo tutti artèfici.
(le anime lavorano insieme e la sua non è separata da quella di Samuele)
3 commenti:
è una questione scottante ed anomala!
ho capito il tuo punto di vista ma, guardandolo da ogni angolatura non riesco a vedere quella donna innocente!
Diversamente vedo innocente quella mamma che ieri si è scordata la figlioletta di 2 anni in macchina per 5 ore e l'ha ritrovata morta!
Ma questa è un'altra storia...
Ritornando al caso in questione, dicevo, non riesco a vedere innocente una che col figlio morto da poche ore chiede al marito di farne un altro, che si trucca per le interviste, che si preoccupa nei fuori onda televisivi di aver lagnato troppo, che è sempre ben pettinata e ingioiellata, e che dopo pochi mesi dalla tragedia, in occasione della Pasqua era sorridente coi giornalisti davanti alla telecamere!
Io, colpevole o innocente, sarei diventata una larva, non mi sarei mai più pettinata, avrei coltivato una colonia di pidocchi in testa, sarei rimasta per mesi con lo stesso pigiama addosso senza vestirmi mai, non mi sarei mai messa a difendermi in tv, nè sarei stata in grado di sostenere tutte quelle apparizioni mediatiche... non avrei trovato nemmeno la forza per alzarmi dal letto per fare pipì!
Credo che la Franzoni abbia firmato la sua condanna proprio sulla base di questi atteggiamenti!
Vedo Samuele solo come vittima, e non come artefice di un disegno divino...
sì, è una questione delicata e con mille chiavi di lettura possibili, ma tra la Franzoni e quella che scorda il figlio in auto preferirei essere la prima, ...almeno sicura di essere innocente... se lasciassi cuocere un figlio dimenticandolo in auto anch'io mi ridurrei in una larva, mi rifiuterei di vivere..
non avrei la forza nè il desiderio di mantenere un'aspetto dignitoso.
ma chi è certo di essere innocente la forza e la motivazione per lottare la trova...
in sei anni di discussioni e sospetti, una sola frase mi è bastata per ritenerla innocente, l'unica cosa che ogni madre penserebbe in certe circostanze..e cioè:"Samuele stava soffrendo ed io non ero lì con lui!"
tutto il resto ha poca importanza.
comunque i disegni dell'anima(o disegni divini) sono spesso sconosciuti alla coscienza umana...il bambino non voleva morire, la madre non voleva uccidere, ma qualcosa al di là del desiderio umano ha agito per creare un certo tipo di realtà...
come dicevo...è una faccenda dell'anima!
e ogni cosa che capita ha un perchè...
Posta un commento