giovedì 16 giugno 2022


PEACE AND LOVE

Cultura Hippy, Woodstock, peace and love. Questo era il tema della festa, su cui basarsi per il look giusto, nulla di politico, solo peace and love... di nuovo dopo tanto tempo... 

Per rincontrare parenti o amici from America, Alaska, Germania, che non si vedevano da 30/40 anni o anche solo da prima della pandemia, regalare momenti di spensieratezza agli ospiti Ucraini, che di orrori ne hanno visti fin troppi (e chissà se mai troveranno un posto dentro di sé in cui relegare i brutti ricordi affinché non facciano così male) e per arricchirsi gli uni della presenza degli altri, raccogliere nuove emozioni, fare nuove conoscenze e amplificare l'amore che in quel luogo nasce più spontaneo.

E' stato bellissimo, a parte qualche piccola sacca di ostilità residua; tutti si sono calati nel clima di pace e amore, per passare insieme almeno una giornata di festa e spensieratezza, senza pensare alla guerra, ai virus o ai mille problemi quotidiani, liberandoci dai consueti costumi di ruolo per vestire i panni a noi più congeniali, da figli dei fiori e dell'amore quali siamo noi tutti.

Full immersion nell'inglese con gli ospiti "stranieri" e full immersion nelle bellissime anime che si sentono e comprendono al di là del linguaggio...💗

Persone stupende e sguardi intensi...
elementi pittoreschi che sfidano coraggiosamente la calura...
giovani hippy crescono😁



                             













cantanti e suonatori..
Un marito per la prima volta in Italia...

                                                   

arancioni & Co...
e bellissime decorazioni...
                                                      Il dottore sperimenta il vero spirito Hippy...





padroni di casa e sponsor...
FATEMI ENTRAREE!!!...

... Che nessuno se ne andrebbe più via ...😅

Spettacoli musicali, di magia e giocoleria, lezioni di ballo, giochi a premi, musica, pittura, fotografie, buon cibo, intrattenimenti vari, abbracci, chiacchiere, tante tante risate, Ammore ... e qualche incognita 😂😜💗
 


Una giornata goduta fino in fondo 💖




lunedì 18 maggio 2020

La chiave della cella home video :-D

 
Comunque vada a finire questa campagna di crowdfunding, posso certamente dire di essermi divertita in tempi di quarantena da coronavirus, a creare piccoli video promozionali come questo.
LA CHIAVE DELLA CELLA: https://bit.ly/3bzVYZg segui il link e partecipa anche tu!

mercoledì 12 febbraio 2020

La chiave della cella



E' iniziata! La campagna di crowdfunding pro pubblicazione libro è ufficialmente iniziata... la sfida: 200 copie di pre-vendita in 100 giorni... al momento ho il link dove i potenziali lettori possono pre-ordinare il romanzo, poi farò dei post pubblici sui vari social...
So che ci sono tante cause più importanti dove investire i propri soldi, ma ci aggiungo il mio romanzo perché credo che un cambio di mentalità possa essere una causa importante per i nostri tempi...
 La chiave della cella

domenica 9 febbraio 2020

"Gioie di Smamma" a Sanremo 2016

E' vero, non ho fatto molta pubblicità al libro precedente...un po' per timidezza, un po' perché in fondo si trattava del "mio circo" personale, nulla che valesse la pena diffondere, più che un romanzo era uno spettacolo di arte varia, fuori tempo, fuori luogo, fuori di testa. Ma ieri del 2016 ero là, in mezzo al trambusto Sanremese, tra furgoni della rai, mazzi di fiori, confusione, ed anche se quando si tratta di parlare (anziché scrivere) sono sempre impacciata è stata comunque una bella esperienza che val la pena ricordare.
Domani partirà la campagna di crowdfunding per il mio nuovo romanzo, se arriverà alla pubblicazione quello non resterà nell'oblio della mia timidezza...

 

https://www.youtube.com/watch?v=rtQtfbZJPwI

sabato 8 febbraio 2020

Una nuova entusiasmante avventura!

Ogni tanto mi lancio... come dall'alto di una scogliera... in qualche nuova avventura, senza pensarci troppo, senza pensare dove potrei andare a cadere, senza pensare se ho le ali per almeno svolazzare un po' prima... non chiudo nemmeno gli occhi, mi lancio e basta.
Così ho deciso di buttarmi in questa nuova avventura: il tentativo di pubblicare il mio nuovo romanzo con il sistema del crowdfunding. Bookabook, la casa editrice che ha selezionato il mio manoscritto, mi sembra valida e il contratto mi pare un buon contratto, perciò ho deciso di tentare senza nemmeno aspettare troppe altre risposte (che potrebbero anche non arrivare ...tra quattro o sei mesi).
Il crowdfunding... mi piace... mi sembra un sistema moderno, democratico, sociologico, valido per testare la qualità del mio romanzo... non sarà pubblicato perché pago, indipendentemente da quanto possa essere buono o meno il mio lavoro, sarà la gente ad esprimere un'opinione, a leggere, a condividere, se l'avrà gradito potrà consigliarlo ad altri, come spero possa succedere.
Da contratto dovrò riuscire ad ottenere 200 pre-ordini in 100 giorni, questo è il primo obbiettivo della campagna di crowdfunding. Il primo step che mi garantirà la pubblicazione minima, non a mie spese; l'obbiettivo finale è di raggiungere i 350 pre-ordini, step che mi garantirebbe tutte quelle operazioni promozionali delle case editrici classiche affinché il nuovo romanzo abbia poi la sua visibilità.
Lo so che con tutte le mie conoscenze tra amici e parenti non arriverei nemmeno ad un centinaio di copie, perciò spero che la storia piaccia, piaccia tanto da ottenere un buon passaparola...
Comunque, io ci provo... è tutto pronto: lunedì 10 febbraio si parte per questa nuova avventura!






sabato 19 ottobre 2019

Giovane virgulto...

Ogni giorno faccio i conti con la mia ignoranza, perché a pensarci mi rendo conto di non sapere niente, non so se è per l'età che avanza che rende più difficile imparare o ricordare o perché in fondo quello che non so non mi serve per essere più felice, lo so che dovrei... dovrei conoscere la storia, la storia della città in cui vivo, o quella da cui provengo...i personaggi a cui le piazze o i parchi sono dedicati...dovrei conoscere meglio la geografia per sapere dove si trova esattamente uno stato o una città e con chi confina, almeno... so che ci sono guerre in corso... dovrei sapere un sacco di cose riguardo all'arte, alla letteratura, ai poeti, agli artisti o per lo meno imparare qualcosa delle opere che vedo e non fermarmi alla pura emozione... dovrei saperne di più di politica, economia, finanza...informatica, sistemi globali...dovrei conoscere bene almeno le funzioni del mio cellulare o del mio pc... invece so appena lo stretto indispensabile, lo strettissimo indispensabile per comunicare con il mondo. In quale campo io abbia acquisito una vera competenza è una domanda che mi pongo spesso, ma l'unica risposta che posso considerare valida me l'ha fornita il bimbo a cui da oltre un anno faccio da baby sitter. Quando ho cominciato ad occuparmene aveva meno di due anni ed era un piccolo tiranno che spadroneggiava nel regno in cui era costretto a vivere. Come un piccolo principino con tutte le serve ai suoi piedi, su cui poteva sputare, tirare oggetti, mordere ed abbandonarsi ad ogni genere di capriccio o disastro indisturbatamente. Pian piano, togliendolo dal contesto in cui poteva tiranneggiare, siamo diventati amici, abbiamo imparato a rispettare i ruoli, lui di bambino e io di educatrice, perché l'educazione ad un bambino così intelligente e vivo non può essere rimandata di un solo momento... Dopo oltre un anno che lo portavo in giro facendogli notare ogni cosa possibile, perché imparasse a vedere e rispettare quello che lo circonda... ecco, la coscienza umana che emerge, la bellissima coscienza umana in grado di stupire... "Tata..." mi ha detto, per poi aggiungere:  "No... te non ti chiamo tata.... Donnattea, guadda che bello quell'abeo!"
"Donatella, guarda che bello quell'albero!" Un bambino che vede me, e non la tata, che fa una distinzione fondamentale tra la persona e il ruolo ed è in grado di cogliere e condividere la bellezza... è l'unica indiretta competenza di successo che posso portare nel mondo.
Un bambino che distingue il ruolo dalla persona, può comprendere che una madre è una persona, che un divo o un presidente o un immigrato di colore è una persona innanzi tutto, vedere gli altri come persone, simili, è la base del rispetto.
So che c'è la guerra, grande, feroce, spietata... ma la consapevolezza di un bambino non può passare inosservata...


mercoledì 9 ottobre 2019

Il cammino di Santiago de Compostela...

E' tanto che non scrivo sul blog e le cose si accumulano...
Non sapevo da dove iniziare... troppa roba...la morte di mio fratello Lucio, subito dopo la festa con tutti i cugini di oltre Oceano, il salvifico trapianto di reni tra le mie due sorelle...l'incredibile viaggio in America con tutte quattro le sorelle... così alla fine non ho scritto nulla... come ora che mi trovo a voler parlare del cammino di Santiago de Compostela fatto insieme a loro a ad una mia figlia...ecco... anche adesso è troppa roba, perchè il cammino di Santiago...non è affatto sopravvalutato come credevo!
E' davvero tanta roba, ora tutta mescolata alla rinfusa nella testa e tutta che vuole uscire contemporaneamente, i pensieri sgomitano per avere la precedenza sulle immagini, le emozioni vogliono la precedenza sulle parole... io vorrei esprimere, condividere, raccontare, mostrare, rivivere quel lungo cammino nel sogno, nelle fiabe, nel cuore della natura, nell'anima del mondo, nell'energia pura, del singolo, del gruppo, dell'aria, del respiro, dei passi a ritmo del cuore... Spe... ricominciamo con ordine... potrei partire dalla A e finire alla Z... A come aereo, sempre emozionante, come arrivo e opss... l'imprevisto che ci farà cambiare piani e percorrere la prima tappa al contrario... tanto per farci riconoscere subito... “...Quelle Azzurre, le pellegrine sceme che vanno contromano...” A come amicizia, come Ado, che conosciamo alla stazione delle corriere; noi all'inizio del cammino e lui alla fine, vite che si incrociano, si stringono le mani e ripartono in direzioni opposte, arricchite l'una dell'altra e "Buon viaggio Principesse!" ...Ecco...e qui comincia il casino... perchè potrei saltare direttamente alla V, come Valentina, che viaggiava da sola, conosciuta all'ostello e che …“Mamma, l'ho trovata per strada, la posso tenere?” si è unita al nostro gruppetto famiglia per percorrere e condividere gli ultimi trionfali chilometri ...(in compagnia all'arrivo c'è più gusto)... e poi passerei alla T di Terence, il signore Inglese in cammino, che ogni volta che ci incontrava si accostava gentilmente al nostro tavolo, diceva cose che capivo a metà e ci cantava una canzone in Italiano... e G, come gatto, come gioco, quello che Terence ci ha insegnato, G come Germana... che camminando avanti a tutti vedeva i gatti validi per il punteggio del gioco del gatto... e lei a 30 punti mentre io a zero gatti... e... “Basta, adesso sto avanti io!” ma niente... i gatti stanno dietro... e io zero gatti fino alla fine... ma poi che dire della B! B come boscoincantato, come bellezzapura, come benessere, quelle B che ti fanno passare direttamente alla W! Al Wooooww! Wow qui! Woow là! E poi di nuovo alla G... “Guardate qui! Guardate lì...guardate là!” Gli eucalipti! Le felci! Che spettacolo! Che meraviglia! Il muschio! Che profumo! Che respiro balsamico! Wooow! Wooow! Strawooow! E tutti i pellegrini, lesti, lenti, anziani o in sovrappeso che arrancano, in silenzio o in preghiera, ci sorpassano alla grande mentre noi sparpagliate osserviamo ogni cosa e non c'è funghetto, ragnatela, muschio o lichene che non sia stato scrutato, fotografato o considerato... e poi C! Cantiamo! E Germana ci racconta dell'opera di Gluck, Orfeo ed Euridice, del 1762, la sua preferita, che sa a memoria e ce la fa cantare in coro... tanto piove... e allora... “Furie... noooo! Larve... noooo! Oombre sdegnoose... noooo!” E piove lungo tutto il cammino, e si ride, ci si diverte, e non si smette di scattare foto... contare gatti, chiacchierare... e per far tacere sei donne: “Ragazze, un minuto di preghiera per lo sponsor...” ecco... il silenzio... oro... un minuto. E P come pausa cibo, pausa pipì... piante di mais... “Come crescono bene da queste parti... concimate a caldo...” e “...Che fortuna i maschietti...” ma dov'ero rimasta? Alla D? Come “Dai che è tardi!” “Dai che si parte” “Dai che manca poco, dai che siamo quasi arrivate...” “Dai che si mangia!” O ero alla C?...Come Cibo! Buonissimo, abbondantissimo e patate fritte a pranzo e cena ma il fegato zitto e muto, tanto camminando si brucia tutto...perciò I! Come incredibile! Davvero Incredibile come il fisico sia una macchina perfetta se usata correttamente! Autorigenerante, autoregolante... e ancora I come insieme, perchè l'unione fa la forza e insieme ci siamo incitate e spronate nei momenti più duri...ma prima ci sarebbe la H, come “Hola chica!” scritto un po' dovunque, come Hotel, che un giorno è quello bello, quello di lusso e il giorno dopo quello che “...Vabbè, basta che ci siano i letti e il bagno...”H come l'hippy stagionato che ci ha ospitato sotto la sua veranda a mangiare pane salame e formaggio, con le casse per la musica sulle finestre che attirano i viandanti come il canto delle sirene... e Giulia che aveva paura che fosse un maniaco e... “Ma ci possiamo fidare? Ma sarà sicuro andare là...?” e poi ci abbiamo conosciuto anche l'Inglese con gli occhi a mandorla... ma torniamo alla E come essenzialità, prendere solo lo stretto indispensabile, il resto è solo peso...zavorra... E come eucalipti, boschi e boschi..."Ma non crescevano solo in Australia?"...E come elementi, elementari, la natura, il sole, la pioggia che ci ha accompagnato, ci ha benedette ed anche graziate... F come figlia, al posto del fratello, di Lucio, che non c'è più da due anni, ma che è sempre con noi, F di Melissa...vabbè...F di figlia Melissa, la mia, fortissima, divertentissima, tecnologicissima, che fa belle foto e ci indica la strada, che bello che ci sia stata anche lei, che ogni volta che diceva: “Zia...” in quattro le rispondevano “Zia chi?” M come il “Melissing”, il suo passo corto e veloce, adottato e consigliato a tutti per i tratti difficili... M come la sua medicina per l'asma che deve sempre stare in frigo ed è un problema... L come lontananza, lentezza, su per le salite... e giù per le discese che con il Melissing i nervi o i tendini delle gambe tirano meno... L come "Licia come stai?" che purtroppo anche con il raffreddore non può prendere medicine che stimolino il sistema immunitario... ma lei è inarrestabile ed imperterrita aiuta tutti in ogni modo possibile come se dovesse espiare il male del mondo o estirpare il male dal cuore del mondo ...N come “Noooo” ...come “Larve noooo! Furie Noooo!” come ogni no che diventa un noooo cantato... N come non facciamoci sorpassare anche dalle lumache per favore... N come ridere come Uahahahahaaaa! O come Oooohhhh che bello” Oohhh che meraviglia! P come pace assoluta... pace relativa... interrotta dalle nostre chiacchiere P come “Por que no hoy?”, perchè non oggi? Scritto sulle tazze... P come Pontedeume, una bellissima tappa con le barchette nel porticciolo... Q come qualunque posto va bene purché sia con voi, come "Qui dove siamo?" R come il ritmo dei passi, quelli di Nicoletta, come il ticchettio di un orologio, con le bacchette da montagna tic, tac, tic, tac, tic, tac... ritmo al quale non mi adatto, in mio è troppo variegato, spezzato, discontinuo e sulle bacchette inciampo e basta...via le bacchette!... S come le scarpe giuste che ho cercato per mesi e alla fine quelle giuste erano le scarpe di mia sorella... Grazie Germana che mi hai salvato i piedi!Tutto quello che viene da te funziona a meraviglia! T come... basta, l'alfabeto mi ha stufato! Torniamo alla gioia... che bello vedere la gente, il mio spettacolo preferito, bella quanto la cattedrale... arrivano stanchi morti e si buttano per terra felici, ridono, poi saltano, si fanno foto, selfie, si abbracciano, dormono in mezzo alla piazza, si levano le scarpe, lanciano gli zaini e si abbandonano alla gioia pura, al trionfo, all'arrivo...ovunque credano di essere arrivati... la gioia è l'unica vera meta...
Che viaggio nel sogno! Noi non saremo state le più leste ma certamente ci siamo godute tutto il cammino e le vesciche... boh, di solito non si sognano le vesciche così non le abbiamo proprio viste!